La chiavetta di
firma digitale ha una scadenza, o meglio, i certificati ivi contenuti
hanno una scadenza, che solitamente è di tre anni dall’attivazione.
Preciso che la cosiddetta chiavetta, anche detta “token”,
contiene al suo interno due certificati digitali: uno di
autenticazione, che consente di accedere alla consultazione dei
fascicoli, ed uno di firma digitale, che permette di sottoscrivere
sia gli atti che la busta di deposito telematico.
La chiavetta di
firma è quindi necessaria per accedere alla consultazione dei
fascicoli, ed è indispensabile sia nell’ambito civile che
amministrativo che tributario.
Dopo la scadenza la
chiavetta diventa inservibile, ovvero, di fatto non è più possibile
operare in ambito giudiziario.
Preciso che la Posta
Elettronica Certificata è del tutto indipendente dalla firma
digitale, per cui si continueranno a ricevere le comunicazioni di
cancelleria anche a certificati scaduti.
Conoscere la scadenza
In Consolle
Avvocato:
Accedere al menu
“Configurazione” (ultima icona in basso nella colonna di
sinistra), sezione “Certificati e smartcard”. Cliccare il tasto
“verifica pin”, digitare il pin (il codice segreto numerico di
otto cifre) quando richiesto.
Si aprirà una
finestra riportante la data di scadenza dei certificati.
In alternativa si
potrà utilizzare il software fornito dal produttore della chiavetta,
secondo procedure variabili in base allo stesso.
In prossimità della
scadenza dei certificati viene, di prassi, inviata una email di
preavviso dall’ente erogatore all’indirizzo email comunicato al
momento della sottoscrizione del contratto. Pertanto, nel caso
l’indirizzo venga variato, è opportuno comunicare l’aggiornamento
al fornitore.
Una volta nota la
data di scadenza, consiglio caldamente di annotarla in agenda.
Solitamente è
possibile rinnovare online, per un numero limitato di volte, i
certificati di autenticazione e firma entro la data di scadenza. La
procedura da seguire è fornita dall’ente erogatore. Superata la
data di scadenza non è più possibile procedere al rinnovo dei
certificati esistenti e si deve acquistare un nuovo supporto.
Come in mare: due di tutto
Chiedete ad un
esperto navigatore: occorre il doppio di ogni cosa indispensabile.
Anche nel caso della chiavetta di firma digitale è utile avere un
secondo dispositivo, meglio se con date di scadenza differite, per
avere una alternativa nel caso in cui la prima si guasti, vada
persa, scada ecc.
Una seconda
chiavetta può essere richiesta indipendentemente dalla prima
all’ente convenzionato con il proprio Ordine, alla camera di
commercio, ad enti privati autorizzati e a loro agenti.
Un’alternativa
diffusa per garantire ridondanza è quella in cui due o più
avvocati, ciascuno dotato di una propria chiavetta, sono co-delegati
con firma disgiunta.
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