1. Che cos’è la fattura elettronica ?
La
fattura elettronica è un documento nativo digitale formato,
trasmesso e conservato secondo Legge, contenente i dati fiscali
minimi previsti per la fattura ordinaria (L. 633/72) e il riferimento
del destinatario per l’inoltro informatizzato.
Il
documento consiste in un file in formato XML. Si tratta di un formato
pensato per strutturare i dati in una forma interpretabile
meccanicamente dai sistemi informatici con accuratezza ed
affidabilità, anche sul lungo periodo. Per contro tale formato è
poco chiaro per un lettore umano.
Il
file deve necessariamente essere trasmesso dall’emittente al
cessionario attraverso il “Sistema di Interscambio” (SdI),
piattaforma appositamente predisposta dall’Agenzia delle Entrate
(AdE), e successivamente conservato in un sistema informatico
conforme alle specifiche di Legge.
Documenti
emessi, trasmessi o conservati in forme non ammesse, oppure fatture
emesse in forma non elettronica sono considerate inesistenti.
Riferimento
normativo: Decreto Legislativo n. 127 del 5 agosto 2015
2. Chi è tenuto ad emetterla ?
A
partire dal 1 gennaio 2019 tutti i soggetti titolari di partita Iva
residenti, stabiliti o identificati in Italia sono tenuti
all’emissione della fattura in forma elettronica, verso qualunque
soggetto, titolare o meno di partita Iva.
Sono
esonerati i soggetti in regime di vantaggio o in regime forfettario,
che possono aderire volontariamente.
3. Quali requisiti tecnici occorrono ?
Per
poter emettere fatture elettroniche occorre sottoscrivere un servizio
telematico apposito. Il principale è quello direttamente offerto
dall’Agenzia delle Entrate:
(https://www.agenziaentrate.gov.it/wps/content/nsilib/nsi/aree+tematiche/fatturazione+elettronica)
In
alternativa si possono utilizzare servizi offerti da privati tra cui
Aruba, Opendotcom, Inforcert, e molti altri.
Per
realtà più grandi, quindi con emissione importante di documenti,
viene solitamente integrata la funzionalità nei sistemi gestionali
aziendali.
4. Quali dati occorre richiedere oltre a quelli tradizionali ?
Per
identificarsi come soggetto abilitato alla fatturazione elettronica
le aziende, accreditandosi presso l’AdE, possono dotarsi di un
“Codice destinatario” alfanumerico (sia lettere che
numeri) di sette cifre (ID o SID).
In
alternativa, per PMI e professionisti è più semplice utilizzare,
al posto del codice identificativo, l’indirizzo di Posta
Elettronica Certificata.
È possibile utilizzare un codice SID condiviso, ad esempio un commercialista può fornire a tutti i suoi clienti un codice unico a cui far inviare le fatture. Il sistema informatico dello studio provvederà poi a smistarle in base al codice fiscale.
È possibile utilizzare un codice SID condiviso, ad esempio un commercialista può fornire a tutti i suoi clienti un codice unico a cui far inviare le fatture. Il sistema informatico dello studio provvederà poi a smistarle in base al codice fiscale.
Uno
di questi due dati, ID o PEC, deve essere comunicato dal soggetto destinatario
al soggetto emittente la fattura, in aggiunta ai dati fiscali
tradizionali.
Nel
caso il destinatario sia una Pubblica amministrazione, si dovrà
reperire un codice identificativo speciale di sei cifre. La procedura
di emissione in questo caso ha alcune differenze rispetto alla fatturazione tra privati.
5. Come si forma ?
Per
formare il file XML costituente la fattura si può procedere con
differenti modalità:
A)
Utilizzando un’applicazione web ovvero un servizio online in cui
compilare i campi predisposti. Il file generato può essere scaricato
sul computer o, se prevista la funzione, inviato direttamente al SdI.
Esistono
vari servizi online, oltre a quello dell’AdE:
https://ivaservizi.agenziaentrate.gov.it/portale/
Segnalo
in particolare quella sul sito Andreani:
https://www.avvocatoandreani.it/servizi/fattura-elettronica-avvocati.php
B)
Utilizzando un programma specifico per redazione fattura installato
sul proprio computer o una app per smartphone. Dal sito AdE è
scaricabile un programma:
https://www.agenziaentrate.gov.it/wps/content/nsilib/nsi/schede/comunicazioni/fatture+e+corrispettivi/software+compilazione+fattura+elettronica
C)
Esportando il file dal software gestionale
6. Come si invia ?
Una
volta che il file XML è stato generato, questo deve essere inviato
al SdI il quale a sua volta lo recapita al destinatario finale.
Le
modalità di invio possibili sono:
A)
Invio diretto dall’interno dell’applicazione web di compilazione,
ove previsto.
B)
Caricamento del file attraverso la piattaforma informatica dell’AdE
o altre private.
C)
Invio del file XML allegato ad una PEC all’indirizzo del SdI.
D)
Trasmissione attraverso canali informatici dedicati per utenti
accreditati presso l’AdE. Questi sistemi richiedono infrastrutture
informatiche specifiche e sono vantaggiose per grossi soggetti
emittenti.
Una
volta ricevuto il file, il SdI ne effettua un controllo per
verificare la presenza dei dati fiscali minimi, l’esistenza della
partita Iva o C.F. del destinatario, che sia indicato il codice
identificativo del destinatario oppure la PEC, che i calcoli siano
corretti, quindi restituisce al mittente una ricevuta di accettazione
oppure di scarto.
Successivamente,
in caso di esito positivo, il file viene trasmesso al destinatario
all’indirizzo PEC da questi preventivamente segnalato al SdI o, in
mancanza di questo, all’indirizzo PEC inserito nella fattura da
parte del mittente.
Se
la fattura non può essere consegnata, il sistema invia al mittente
un avviso di mancata consegna. È importante in questo caso segnalare
al destinatario che un duplicato della fattura è comunque messo a
sua disposizione nella sua area riservata del sito dell’AdE.
7. Come si riceve ?
Se il destinatario ha preventivamente comunicato
il proprio indirizzo PEC al SdI, la fattura viene spedita
automaticamente a quell’indirizzo. È per questo opportuno
registrare l’indirizzo PEC a cui si desidera ricevere la fattura
sul portale del SdI.
In alternativa la fattura arriverà all’indirizzo
PEC comunicato all’emittente della fattura o corrispondente all'ID
del canale accreditato, per chi lo ha attivato.
In subordine, se non si è comunicato alcun
indirizzo PEC (es. soggetti privi di Partita Iva) la fattura sarà
disponibile per lo scaricamento sul sito dell’AdE, all’interno
dell’area privata del destinatario della fattura, identificato dal
codice fiscale esposto sulla stessa.
8. Dove si conserva ?
Come detto
inizialmente, il documento elettronico in formato XML deve essere
conservato secondo precise modalità tecniche, sia da parte
dell’inviante che da parte del ricevente. Non è sufficiente
mantenere una copia del file sul proprio computer.
Nella pratica, per
le realtà medio piccole, conviene utilizzare un servizio di
conservazione sostitutivo offerto da terzi, ad esempio dal proprio commercialista. I tempi di conservazione
sono definiti contrattualmente: occorre valutare se il fornitore
garantisce un periodo di 10 anni.
Anche l’AdE offre
un servizio di conservazione, peraltro gratuito e della durata di 15
anni.
Il servizio di
conservazione deve essere attivato previa sottoscrizione digitale di
un accordo di servizio. È importante attivarsi al più presto per
poter conservare regolarmente tutti i documenti inviati e ricevuti.
9. Come consultare l’archivio delle fatture emesse e ricevute ?
Il servizio di conservazione mette a disposizione
strumenti per visionare, scaricare, leggere in formato chiaro le
fatture presenti. È anche possibile scaricare copia dei file XML e
visualizzarli sul proprio computer.
10. È possibile stampare su carta la fattura ?
La
risposta rigorosa è: no. La fattura elettronica è un file
immateriale che non può essere reso su carta. Eventuali controlli
fiscali richiederanno l’accesso ai file XML presenti sul sistema di
conservazione che si è scelto.
È
possibile solo trasporre le informazioni contenute nella fattura in
un formato leggibile e stampabile (es. PDF), anche se il risultato
non ha alcuna validità legale ma è solo una nota per uso interno.
All’interno del SdI è disponibile una funzione per trasformare il
file XML in un formato PDF scaricabile e stampabile, ma esistono
anche strumenti online di altri sviluppatori che realizzano questa
funzione.
11. Va emessa anche verso consumatori finali non titolari di partita Iva ?
Si,
l’obbligo di emissione in forma elettronica vale anche verso le
persone fisiche non titolari di Partita Iva.
Il
privato non titolare IVA non è tenuto ad avere un indirizzo PEC,
pertanto non è possibile indicare al SdI un recapito telematico, e
non è possibile inoltrare direttamente la fattura al destinatario.
Questa
rimane a disposizione per lo scaricamento nell’area riservata al
destinatario del sito dell’AdE. È opportuno che il soggetto
emittente avvisi il destinatario dell’incombenza fornendo le
istruzioni necessarie.
12. In caso di errore di emissione ?
Se la fattura viene respinta dal SdI con ricevuta di scarto, è necessario riemettere il documento corretto utilizzando lo stesso numero e data fattura ma differente nome file e progressivo di invio.
Dal momento invece che la fattura è accettata dal SdI, essa non è
revocabile. Per sanare eventuali errori quali destinatario, importi,
indicazioni beni ecc. è necessario emettere nota di credito
elettronica ed eventuale nuova fattura corretta.
13. Quali vantaggi sono previsti per l’azienda o per il professionista ?
Oltre
ai vantaggi per il Fisco sul fronte antievasione, sono previste
agevolazioni anche per il contribuente. Gli operatori in contabilità
semplificata sono esonerati dalla tenuta dei registri Iva, per tutti,
a determinate condizioni, sono ridotti i termini di accertamento
fiscale a due anni. Viene abolito lo spesometro.
Ci
sono anche vantaggi pratici: non è più necessario portare
fisicamente le fatture attive e passive al commercialista, il quale
potrà scaricarle direttamente dal cassetto fiscale del contribuente
delegante.
Le
fatture passive ricevute hanno formato standardizzato e diventa più
semplice caricarle nel sistema gestionale, anche in modo
semiautomatico.
14. In quali nazioni esiste ?
La fatturazione elettronica è prevista su basi
normative di livello europeo.
Diversi Paesi europei hanno introdotto o stanno
introducendo progressivamente la fatturazione elettronica, tra cui:
Austria, Belgio, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia,
Germania, Lituania, Paesi Bassi, Repubblica ceca, Slovenia, Spagna,
Svezia.
Anche in alcuni Paesi extraeuropei, soprattutto in
sud America, è in fase di introduzione.
15. Quale servizio scegliere ?
Prima di scegliere il servizio da utilizzare è
opportuno fare una valutazione e decidere come approcciarsi alla
fatturazione elettronica. Ci sono infatti varie possibilità:
A. Utilizzo
di software gestionale con funzionalità integrate di fatturazione
elettronica. È la soluzione ovvia per chi
già utilizza sistemi gestionali, tipicamente aziende e studi
medio-grandi. Comporta importanti costi fissi di impianto e
formazione.
B. Affidamento a terzi, quali il proprio
commercialista oppure servizi commerciali reperibili anche online.
È una soluzione molto comoda in quanto è sufficiente fornire i dati
del cliente e il prospetto di calcolo per delegare completamente
l’emissione, trasmissione e conservazione della fattura. Comporta
costi significativi per singola fattura ma soprattutto limita il
controllo diretto sul quadro generale di fatturazione.
C. Utilizzo di sistemi di emissione fattura
online. Richiede l’apprendimento all’uso da parte dell’utente
e tempo da dedicare all’immissione dei dati, controllo e gestione
del flusso di ogni singolo documento. Per contro riduce al minimo le
spese, azzerandole nel caso di utilizzo del sistema proposto
dall’AdE. Particolarmente consigliabile per chi emette un numero
limitato di fatture e vuole avere sotto controllo la gestione.
16. Quali servizi offro al proposito?
Grazie alla mia esperienza nel settore informatico
verso la Pubblica Amministrazione, sono in grado di offrire servizi
di formazione e consulenza tecnica anche sulla fatturazione
elettronica tra privati e verso pubbliche amministrazioni.
In particolare mi propongo di supportare gli
utenti che desiderano utilizzare la terza opzione -Utilizzo di
sistemi di emissione fattura online-, perché hanno un volume di
fatturazione modesto e preferiscono gestirlo internamente allo
studio, limitando i costi. Offro formazione e consulenza tecnica
informatica sull’utilizzo dei sistemi informatico dell’AdE e
diversi servizi commerciali disponibili.