venerdì 31 maggio 2019

Il Processo Tributario Telematico


A partire dal 1 luglio 2019 diviene obbligatorio il processo telematico tributario

Vediamo, per quanto riguarda le prassi telematiche, quali sono i punti chiave del processo tributario telematico:

-obbligo di notificazione a mezzo PEC ex 53/94 all’ente impositore; è controversa la possibilità di utilizzare indirizzi PEC tratti dai diversi registri pubblici. Esiste molta giurisprudenza con orientamenti divergenti, dalla possibilità di usare l’indice PA, non ammesso nel Civile, o perfino l’indirizzo PEC indicato nel sito web dell’Ente;

-tutte le operazioni di consultazione fascicoli e deposito sono effettuate, previa registrazione, attraverso il sito web portale del sistema giustizia tributaria: SIGIT (https://sigit.finanze.it/NIRWeb/login.jsp). L’invio di atti e documenti avviene mediante caricamento nell’area riservata. Non occorre alcun software tipo Consolle Avvocato installato nel proprio computer. Le comunicazioni e ricevute di deposito sono inviate dal sistema al ricorrente o rappresentante a mezzo PEC;

-il formato di atti e documenti deve essere il PDF/A. Si tratta di un caso speciale del comune PDF, ottimizzato per favorire la conservazione digitale a lungo termine. La A è per “Archive”. https://it.wikipedia.org/wiki/PDF/A
Sono ammessi anche altri formati file: il formato TIF per i documenti scansionati e EML/MSG per le ricevute di notifica,
Il formato PDF/A è ottenibile spuntando un'apposita opzione disponibile nella funzione di esportazione in PDF dei normali software di videoscrittura (MS Word, Libreoffice ecc) e di scansione. Esistono anche strumenti di conversione online;

-è richiesta l’applicazione della firma digitale su tutti i file trasmessi con il deposito, anche i documenti prodotti;

-firma digitale di tipo Cades. Non è ammessa la firma Pades. (per un confronto tra le tipologie si veda: http://gualmini-pct.blogspot.com/2017/04/td-p-margin-bottom-0cm-h2.html)
Il nome file degli atti ha generalmente una forma del tipo “Ricorso.pdf.p7m” (il limite di lunghezza per il nome è posto a 100 caratteri);

-la dimensione massima prevista per ogni singolo deposito è di 50MB complessivi, per ogni singolo file è 10MB, con un limite numerico di 50 file allegabili;

Buon PTT

venerdì 24 maggio 2019

Come verificare la firma digitale ed aprire file P7M


Copertina del libro Guida pratica alla firma digitale
Mio libro sulla firma digitale
Per verificare la firma digitale di un file ed estrarre il contenuto da un file P7M senza installare alcun software sul computer o smartphone è sufficiente andare sul sito del Notariato e caricare il file.
Si ottiene un dettagliato report sulla firma ed è possibile scaricare il documento originale e tutti i certificati utilizzati per le firme digitali.

Installando software sul proprio computer o smartphone si può controllare la firma più comodamente (spesso basta un semplice doppio click) e più rapidamente. I principali software per firma digitale e verifica sono:





Il software Adobe Reader consente di firmare e verificare file PDF con firma PaDES: https://get.adobe.com/it/reader

La Commissione Europea, per favorire l’armonizzazione ed il riconoscimento delle firme tra i diversi stati membri, ha in atto un progetto di sistemi di firma e verifica: